Ormai tutti sappiamo che
l’attività fisica fa bene, fa crescere sani e forti e riduce il rischio di
malattie. Ma quali malattie è in grado di prevenire o curare? E in che misura
l’attività fisica giova alla nostra salute? Diamo risposta a questi interrogativi
spiegando gli effetti benefici del movimento apparato per apparato.
Apparato
cardiovascolare:
il primo a beneficiare dell’attività fisica è il
cuore. Il movimento riduce i valori del
colesterolo LDL (“cattivo”) nel sangue. Questo impedisce il processo di
aterosclerosi, ovvero la formazione della placca sulla parete delle arterie che
ostruisce il passaggio del sangue. Allenandosi si riduce anche la coagulabilità del sangue abbattendo così il
rischio di formazione di trombi. Un
cuore ben allenato è un cuore calmo: il miocardio si contrae meglio, si
riduce la frequenza cardiaca a riposo e si previene o si riduce l’ipertensione.
Considerando che le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte
in Italia, l’attività fisica ha un ruolo preziosissimo nella riduzione del rischio di morte per malattie
cardiache.
Sistema nervoso:
la pratica
dell’esercizio fisico, soprattutto se svolto in compagnia o nel caso degli
sport di gruppo, migliora il nostro
umore poiché riduce i sintomi di ansia, stress, depressione, solitudine.
Nei più giovani l’attività fisica ha un impatto positivo nella formazione della
personalità visto che previene lo
sviluppo di comportamenti a rischio derivati dall’uso di tabacco e di alcol, da diete non sane, da violenza.
L’attività fisica praticata in modo regolare per mesi stimola la produzione di endorfine, i cosiddetti “ormoni del
benessere”. Ci aiuta a scaricare la tensione donandoci così la giusta carica ma con rilassatezza.
Apparato muscolo
scheletrico:
l’attività fisica aumenta la massa muscolare e le fibre muscolari di primo tipo, ovvero quelle aerobiche.) Poiché aumenta la mineralizzazione
ossea, chi si allena previene
l’osteoporosi; nel caso in cui l’osteoporosi sia già presente, nelle donne si
può ridurre
fino al 50% il rischio di frattura dell’anca.
Metabolismo:
facciamo gli esami del sangue di
routine in condizioni di sedentarietà e dopo qualche mese dall’inizio
dell’attività fisica e vedremo:
- miglioramento della glicemia per riduzione
della resistenza periferica all'insulina grazie all’aumento del numero e dell'attività
dei recettori periferici all'insulina. Si riduce così il rischio di diabete di tipo 2 e delle relative complicanze su cuore e reni
-
riduzione dei livelli plasmatici dei lipidi (trigliceridi, colesterolo
totale, colesterolo LDL) e aumento del colesterolo HDL, quello “buono”
Perdita di peso corporeo:
ormai si sa che con l’esercizio
fisico si perde peso. Eccone spiegate le ragioni:
-
L’esercizio fisico determina un aumento della massa
muscolare che è quella metabolicamente attiva. Aumenta così il metabolismo basale che è la quantità di energia che
il corpo brucerebbe se stessimo tutto il giorno immobili e a digiuno. Quindi, anche a riposo, un corpo allenato brucia
più calorie rispetto ad un altro corpo di uguale peso ma non allenato.
-
L’esercizio fisico, com’è ovvio, ci fa
bruciare più calorie: aumentando il metabolismo di lavoro, ovvero la quantità
di energia necessaria alla contrazione dei muscoli, aumenta il dispendio energetico totale della giornata in cui si pratica sport
Mantenimento del peso
ideale:
grazie all’aumento delle
fibre aerobiche, in un corpo allenato
aumentano le reazioni metaboliche di combustione dei grassi. Grazie a
questa proprietà, chi svolge una regolare attività fisica mantiene con più
facilità il proprio peso.
Altri effetti:
migliore tolleranza alle temperature molto alte o molto basse,
miglioramento della funzionalità respiratoria perché aumenta il consumo di
ossigeno massimo, riduzione fino al 50% del rischio dei
tumori del colon;
divertimento, scarico delle tensioni e dello stress;
modellamento del corpo salvaguardando le
articolazioni;
elasticità della pelle;
riabilitazione e recupero della funzionalità muscolo
scheletrico e della coordinazione neurale:
sviluppo delle capacità coordinative;
eccezionale attività cardiovascolare e
cardiocircolatoria;
prevenzione di vene varicose e osteoporosi;
prevenzione e supporto ai problemi di incontinenza per
il rinforzo dei muscoli del pavimento pelvico.
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