martedì 28 maggio 2013

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venerdì 3 maggio 2013

Dieta iperproteica: 5 buoni motivi per dire NO


La primavera è inevitabilmente tempo di diete per eliminare quei chili che abbiamo messo su con l'inverno e prepararci per la prova costume. Di diete ne esistono tantissimi tipi, perciò quale scegliere? Dukan, Scarsdale, Atkins, dieta zona sono tutte declinazioni della dieta iperproteica. Si tratta in poche parole di diete ad elevato contenuto di proteine e a basso contenuto di carboidrati. 
Peccato però che le controindicazioni ad un modello alimentare di questo tipo siano parecchie. Almeno.... 5!
1- Danno renale: le proteine che assumiamo con gli alimenti (e con gli integratori alimentari, per chi ne fa uso) devono essere metabolizzate dal fegato che ne ricava urea la quale viene espulsa dai reni sotto forma di urina. Un carico proteico eccessivo sottopone fegato e reni ad un surplus di lavoro. Questo nel tempo potrebbe tradursi in una riduzione della funzionalità sia epatica sia renale.
2- Disidratazione: le proteine in eccesso disidratano l'organismo. Perchè? Esse acidificano il sangue e fanno diminuire la concentrazione di sodio all'interno della cellula causandone la disidratazione. Quello che si perde quindi non è grasso ma fondamentalmente acqua!
3- Maggiore rischio di malattia: la condizione di disidratazione cellulare provoca congestione cellulare, indebolimento del sistema immunitario e maggiore predisposizione alle malattie croniche e degenerative.
4- Scadimento della prestazione sportiva: coloro che praticano attività sportiva non avranno beneficio da una dieta iperproteica. Un apporto eccessivo di proteine e d'altro canto un apporto insufficiente di carboidrati provoca aumento dei corpi chetonici e ossidazione incompleta degli acidi grassi. Ne consegue lattacidemia, l'aumento nel sangue della concentrazione di acido lattico, che accentua la fatica muscolare.
5- Rallentamento del metabolismo: la dieta iperproteica rallenta il metabolismo per 2 motivi:
- se la dieta è ricca di proteine e povera di carboidrati, l'organismo dovrà attingere i carboidrati che gli servono prima dal glicogeno muscolare che è una forma di deposito di zuccheri e poi dalle proteine muscolari. Questo, come possiamo ben immaginare, determina una riduzione della massa magra e di conseguenza un rallentamento dei processi metabolici di cui la massa muscolare è la principale attrice. 
- le diete low carb, ovvero a basso tenore di carboidrati, abbassano il metabolismo tiroideo perchè in esse si riduce la conversione degli ormoni tiroidei T3 in T4. Questo provoca insulinoresistenza con maggiore predisposizione all'accumulo di grasso.
In termini percentuali, le proteine non dovrebbero superare il 15 % dell'apporto energetico giornaliero.


Dietista Vanessa Marrone