Come
si sviluppa - Nel corso degli anni, quando i valori
di colesterolo nel sangue sono superiori alla norma, il colesterolo si deposita
sulla parete delle arterie e viene “mangiato” dai macrofagi. I macrofagi
innescano una reazione infiammatoria che portano all’indurimento della parete
dell’arteria e al restringimento del lume del vaso sanguigno.
Quali
sono le conseguenze dell’aterosclerosi? - Se si occludono
le arterie coronarie, ovvero quelle che portano sangue al cuore, si è più
suscettibili a sviluppare infarto cardiaco; se sono interessate le arterie
carotidi o le arterie cerebrali, sarà maggiore il rischio di avere un ictus cerebrale.
Come
normalizzare il colesterolo - L’aumento del
colesterolo nel sangue ha quasi sempre un’origine alimentare. Se si ha qualche
chilo di troppo e si abusa di grassi di origine animale, raggiungere il peso
ideale e apprendere abitudini alimentari corrette favorirà la normalizzazione
della colesterolemia. Da molti studi
scientifici è emerso che la dieta mediterranea è il modello alimentare che più
delle altre diete è in grado di ridurre il colesterolo nel sangue e di conseguenza
il rischio cardiovascolare. Quindi per riportare il colesterolo nella norma,
ridurre latte, uova, formaggi, pesce e carne a 1 – 2 porzioni al giorno,
consumare carne rossa una sola volta a settimana, mangiare pesce (soprattutto
pesce azzurro) almeno 2 volte a settimana perché è ricco di omega 3, utilizzare
esclusivamente olio extravergine d’oliva per condire i piatti evitando invece
burro, strutto, panna da cucina e maionese. Non solo! Quello che non tutti
sanno è che un apporto medio di 30 g di fibre al giorno permette di ridurre
l’assorbimento del colesterolo nell’intestino. E’ importante seguire un
programma nutrizionale che assicuri il rispetto non solo di queste indicazioni
ma anche delle quantità adeguate per l’individuo. L’attività fisica svolta con
costanza è efficacissima per ridurre il colesterolo “cattivo” ed aumentare
quello “buono”.
A cura della
dott.ssa Vanessa Marrone - Dietista
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