giovedì 1 novembre 2012

Arteriosclerosi: nel linguaggio comune è sinonimo di demenza e invece ...

Cos’è l’arteriosclerosi - Nel linguaggio di tutti i giorni, spesso diciamo o sentiamo dire: “Ho dimenticato le chiavi, sarà l’arteriosclerosi!”. In realtà il significato di questo termine è ben diverso dall’accezione che gli diamo di “demenza”, disturbo della memoria. L’arteriosclerosi, detta anche aterosclerosi, è un fenomeno degenerativo delle arterie

Come si sviluppa - Nel corso degli anni, quando i valori di colesterolo nel sangue sono superiori alla norma, il colesterolo si deposita sulla parete delle arterie e viene “mangiato” dai macrofagi. I macrofagi innescano una reazione infiammatoria che portano all’indurimento della parete dell’arteria e al restringimento del lume del vaso sanguigno. 
Quali sono le conseguenze dell’aterosclerosi? - Se si occludono le arterie coronarie, ovvero quelle che portano sangue al cuore, si è più suscettibili a sviluppare infarto cardiaco; se sono interessate le arterie carotidi o le arterie cerebrali, sarà maggiore il rischio  di avere un ictus cerebrale.

Colesterolo buono e colesterolo cattivo - Visto che uno dei fattori di rischio per infarto e ictus è l’aumento del colesterolo nel sangue (ipercolesterolemia), per fare prevenzione è indispensabile mantenere un livello di colesterolo normale. In particolare il colesterolo LDL, quello “cattivo”, deve essere inferiore a 130 mg/dl e quello HDL superiore a 35 mg/dl. Strano che del colesterolo HDL si parli di valore superiore a, vero? Il colesterolo HDL più è alto, meglio è: lavorando come uno spazzino, pulisce le arterie dal colesterolo cattivo esercitando così un’azione protettiva nei confronti delle malattie cardiovascolari che gli è valsa il titolo di colesterolo “buono”.

Come normalizzare il colesterolo - L’aumento del colesterolo nel sangue ha quasi sempre un’origine alimentare. Se si ha qualche chilo di troppo e si abusa di grassi di origine animale, raggiungere il peso ideale e apprendere abitudini alimentari corrette favorirà la normalizzazione della colesterolemia. Da molti studi scientifici è emerso che la dieta mediterranea è il modello alimentare che più delle altre diete è in grado di ridurre il colesterolo nel sangue e di conseguenza il rischio cardiovascolare. Quindi per riportare il colesterolo nella norma, ridurre latte, uova, formaggi, pesce e carne a 1 – 2 porzioni al giorno, consumare carne rossa una sola volta a settimana, mangiare pesce (soprattutto pesce azzurro) almeno 2 volte a settimana perché è ricco di omega 3, utilizzare esclusivamente olio extravergine d’oliva per condire i piatti evitando invece burro, strutto, panna da cucina e maionese. Non solo! Quello che non tutti sanno è che un apporto medio di 30 g di fibre al giorno permette di ridurre l’assorbimento del colesterolo nell’intestino. E’ importante seguire un programma nutrizionale che assicuri il rispetto non solo di queste indicazioni ma anche delle quantità adeguate per l’individuo. L’attività fisica svolta con costanza è efficacissima per ridurre il colesterolo “cattivo” ed aumentare quello “buono”.

A cura della dott.ssa Vanessa Marrone - Dietista




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