venerdì 16 settembre 2011

PIU' ATTIVITA' FISICA? PIU' BRAVI A SCUOLA!!!!!

Praticare uno sport quando si è studenti, delle elementari come delle università, talvolta viene visto come un sottrarre tempo alla preparazione scolastica. Ci sono genitori e ragazzi che però non mollano nonostante tutto, nonostante i costi crescenti e gli spostamenti cittadini sempre più complicati. Perchè lo fanno? Perchè i giovani si divertono e i genitori pensano giustamente che l'attività sportiva sia un potente fattore di salute e di prevenzione delle malattie. Adesso, alcune recenti ricerche danno un motivo in più per praticare regolarmente, fin da piccoli, un'attività sportiva: ne guadagna anche il cervello e il rendimento scolastico stesso.

Preventive Medicine, rivista leader nel campo della promozione della salute, ha dedicato il suo ultimo supplemento all'attività fisica e al successo scolastico raccogliendo dati che dimostrano che i due termini non solo non sono antagonisti, ma che, anzi, il successo scolastico può essere favorito da un buon programma di attività fisica svolto nelle ore di scuola.

Uno degli studi presentati è stato condotto su 24 scuole elementari degli Stati Uniti: il gruppo di ragazzini di seconda elementare che, nelle ore di scuola, ha seguito un programma di attività fisica di un'ora e mezza a settimana fino alla quinta elementare, paragonato ad un analogo gruppo che non ha seguito il programma di attività fisica, è risultato nettamente superiore in termini di rendimento scolastico. Quindi non solo l'attività sportiva non ha sottratto tempo all'insegnamento e allo studio, ma anzi è stata di aiuto.

C'è da dire che il programma di attività fisica, utilizzato in questi e in altri studi analoghi, è orientato all'idea di fondo che, anche da piccoli, è possibile fare un'attività vigorosa, anche se ovviamente controllata e, soprattutto, un'attività che stimoli al massimo le capacità di controllo del movimento, la soluzione di problemi in situazioni veloci, l'adattamento a condizioni mutevoli, tutte caratteristiche tipiche del gioco. Queste condizioni sono un potente fattore di stimolo e di strutturazione dei circuiti nervosi che controllano non solo i cosiddetti programmi motori ma anche la memoria, l'attenzione, il controllo delle emozioni; in una parola sviluppano le funzioni cognitive del cervello.

C'è infine un ultimo tassello per completare il quadro: il cibo. Sempre nel supplemento citato si sottolinea come l'attività fisica e la dieta cooperino nello sviluppo delle funzioni cerebrali anche nell'adulto.

(Tratto da un articolo de la Repubblica del giorno Martedì 13 Settembre 2011)

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